“Una fragranza è emozione liquida.” M.
Edwards
Un’emozione che
vorremmo rivivere centinaia di volte, sempre uguale ma sempre diversa. Un po’
come le emozioni che ci regalano i libri. Perché allora non parlare questo mese
del profumo in letteratura? Per non
farci trovare impreparati al grande momento di infilare in valigia il libro
giusto in vista delle vacanze estive – e, perché no, del seminario Tradurre il profumo in programma a Trieste il 20
maggio (vedi sotto)…
Ecco una linea del tempo dei libri che citerò,
per riassumere visivamente tutti i titoli e le copertine in ordine cronologico,
dato che io invece non utilizzerò questo criterio per presentarveli.
Quando si tratta
questo argomento, il primo libro che viene alla mente è Il profumo di P. Süskind (Longanesi, trad. di G. Agabio), un
romanzo imprescindibile per chi voglia avvicinarsi alla letteratura “profumata”.
Ancora considerato (e a ragione!) IL libro sul profumo, rimane insuperato nella
sua capacità di descrivere odori, sentori, miasmi, oltre che le superbe atmosfere
e una storia che non lascia indifferenti. Qui il profumo è protagonista indiscusso.
Copertina del libro Il profumo di P. Süskind |
Bellissime
descrizioni ma catapultate nella Parigi contemporanea e multietnica si trovano
anche ne L’odore del mondo di J.
Radhika (Neri Pozza, trad. di C. Braga), in cui il profumo fragrante delle
baguette si “scontra” con l’aroma delle spezie e dei cibi indiani sotto il naso
ipersensibile di Leela, la protagonista. Il profumo come simbolo dei rapporti
(a volte difficili) tra culture.
Copertina del libro L'odore del mondo di J. Radhika |
Volando in Giappone
scopriamo Profumo di ghiaccio di Y. Ogawa
(Il Saggiatore, trad. di P. Scrolavezza), un racconto enigmatico fatto di misteri
che si intrecciano ai ricordi, in cui una giornalista vuole scoprire le ragioni
del suicidio del compagno. La freddezza che traspare nel titolo si rispecchierà
anche nella scrittura?
Copertina del libro Profumo di ghiaccio di Y. Ogawa |
La nostra vita può
reggersi sul filo della composizione chimica della nostra fragranza preferita?
Quella del signor Eme, a quanto pare, sì. Il suo equilibrio e la sua identità
ne saranno letteralmente sconvolti. Volete sapere come? Leggete Muschio di P. Kemp (Voland, trad. di D.
D’Onofrio).
Copertina del libro Muschio di P. Kemp |
Una saga epica, un
eroe, una bottiglia, un liquido misterioso che forse racchiude in sé l’essenza
segreta dell'universo e una lotta contro il tempo: gli ingredienti ci sono proprio
tutti per partire alla scoperta di Profumo
di Jitterbug di T. Robbins (Baldini Castoldi Dalai, trad. di F. Franconeri).
Copertina del libro Profumo di Jitterbug di T. Robbins |
Atmosfere diverse ma
sempre suggestive ne Il libro dei
profumi perduti di M.J. Rose (Fabbri Editori, trad. di R. Zuppet), dove un
antico testo e il leggendario profumo delle anime gemelle, che fornirebbe la
prova della reincarnazione, ci trasportano in un’avventura fatta di intrighi e
passioni in viaggio nel tempo e nello spazio.
Copertina del libro Il libro dei profumi perduti di M.J. Rose |
Sempre a proposito
di viaggio, un piccolo volumetto in cui l’amore per l’altrove incontra l’arte è
Noa Noa: Profumo di P. Gauguin (a
cura di C. Morice, Mattioli 1885, trad. di F. Brea), il diario di viaggio di
Paul Gauguin, ovvero l’isola di Tahiti vista con gli occhi – e il naso – di un
grande pittore. “Da loro [le donne, N.d.A.] emanava un profumo che fondeva
animale e vegetale, il profumo del loro sangue e quello del fiore di gardenia – tiaré –
che tutte portavano tra i capelli. «Teme
merahi noa noa (ora siamo profumate)», dicevano.”
Copertina del libro Noa Noa: Profumo di P. Gauguin |
Ultima tappa:
l’Italia! Sono ben 4 i libri tricolori che parlano di profumi. Quello più
“antico” è Profumo di L. Capuana (Morganti
Editori), comparso in volume nel 1892 ma già apparso a puntate (com’era usuale
all’epoca) sulla rivista Nuova Antologia tra luglio e dicembre 1880. Qui è il siciliano profumo di zagara a intromettersi
nei rapporti tra i protagonisti, trasportandoci inevitabilmente con la memoria
alla scena del ballo (e al vestito di Claudia Cardinale) del Gattopardo.
Copertina del libro Profumo di L. Capuana |
Con un salto di poco
più di un secolo ci ritroviamo in compagnia di Italo Calvino e del suo Sotto il sole giaguaro (Mondadori), tre
racconti dedicati a olfatto, gusto e udito (in origine la raccolta ne prevedeva
cinque, uno per ogni senso, ma l’opera è rimasta incompiuta). Quello che ci
interessa è intitolato Il nome, il naso,
e si articola a sua volta in tre storie accomunate dal concetto di odore come
strumento per scoprire l’identità (in questo caso femminile).
Copertina del libro Sotto il sole giaguaro di I. Calvino |
Molto più recenti,
invece, le ultime due proposte: Il
sentiero dei profumi di C. Caboni (Garzanti) e All’inizio era il profumo di A. Nove (Skira). Il primo romanzo,
frutto di una scrittura al femminile fatta di sensibilità ed emozioni, parla di
una creatrice di profumi e della sua difficoltà a fare pace col passato, di
insicurezze e coraggio, e dell’amore che, eterna panacea, tutto guarisce e
tutto risana. Il secondo narra, invece, la personale scoperta degli odori da
parte dell’autore, un romanzo di “formazione olfattiva” (come lo descrive lo
stesso editore) da cui partire per poi allargare il campo d’azione al mondo
intero, con rievocazioni storiche sulle fragranze e aneddoti vari.
Copertine dei libri Il sentiero dei profumi di C. Caboni (a sx) e All'inizio era il profumo di A. Nove (a dx) |
Questo breve
excursus tra i titoli della letteratura più o meno legati all’universo dei
profumi esclude, naturalmente, i numerosissimi testi specialistici
sull’argomento, che troverete, invece, nella ricca bibliografia presentata al seminario Tradurre il profumo. Le parole dell’invisibile. Se il mondo delle fragranze vi interessa per lavoro o per passione, non
lasciatevi sfuggire questo evento insolito. La prossima edizione si terrà sabato 20 maggio a
Trieste (informazioni qui). Vi aspetto!
Sara Radaelli
La foto della
libreria è tratta da qui.