Pazienza. È questa
la prima parola che viene alla mente guardando lavorare un artigiano, qualsiasi
artigiano. Anche quelli che contribuiscono alla riuscita di un marchio del
lusso come Hermès. L’occasione di ammirare gli artigiani Hermès al lavoro è
arrivata il mese scorso, quando a Milano è stato organizzato l’evento Hermès dietro le quinte. Presso la Pelota di v. Palermo, dall’11 al
17 maggio erano presenti 10 artigiani che lavorano nei laboratori francesi della
maison. Obiettivo dell’evento: far
conoscere le mani che si celano dietro oggetti culto come la borsa Kelly o
l’orologio Dressage, le selle e i carré
Hermès.
Locandina dell'evento Hermès dietro le quinte |
Anche questa
iniziativa rientra tra le attività di
marketing delle aziende del lusso di cui abbiamo parlato a proposito delle Journées Particulières LVMH (leggi
l’articolo su Fendi e Bulgari qui e quello su Loro Piana qui). In
questo caso, però, non sono i visitatori a recarsi nelle fabbriche, ma è una mostra itinerante a raggiungere il
pubblico, nelle principali città del mondo (è arrivata a Milano dopo aver fatto
tappa a Parigi e Tokyo, presa d’assalto da 90.000 visitatori in totale).
Inoltre, il marchio francese ha voluto mostrare anche i volti di coloro che
realizzano manualmente, giorno dopo giorno, alcuni tra gli articoli più
esclusivi al mondo, creando in tal modo un rapporto personale, di fiducia tra
il brand e la clientela: gli artigiani parlano, descrivono, spiegano e
interagiscono con il pubblico.
Scorcio dell'evento Hermès dietro le quinte |
Di artigiani avevo già parlato in passato
(vedi articolo sull’artista orafa Federica Pallaver qui)
e tornerò sicuramente sull’argomento anche in futuro perché, oltre ad essere la
mia passione, per chi si occupa di lusso è fondamentale conoscere ciò che sta
dietro un oggetto: i materiali, le tecniche di produzione, gli attrezzi, l’abilità
tecnica e l’estro artistico. E per noi italiani, dovrebbe essere un dovere dato
che vantiamo tra i migliori artigiani al mondo. Tornando a Hermès, in occasione
dell’evento sono stati allestiti 10
corner dove gli artigiani mostravano ai visitatori il lavoro necessario per
la creazione di selle, articoli di
pelletteria, gioielli, foulard, orologi, cravatte, ceramiche. Un percorso
affascinante, che vorrei ripercorrere insieme…
Collage degli attrezzi utilizzati dagli artigiani Hermès |
Un caleidoscopio di
mestieri
Le sellier
Legato alle origini
di Hermès, nato come produttore di selle e finimenti nel 1837, il mestiere del sellaio è forse il più rappresentativo
del marchio (anche se forse il meno conosciuto dal grande pubblico), un mestiere
che richiede anche forza fisica per garantire la massima affidabilità e
comodità, creando e adattando la sella al cavaliere e alla morfologia del
cavallo, assemblando le varie parti e cucendole a mano a punto sellaio (si
impiegano 3 giorni, ovvero 25 ore, per realizzare una sella). L’atelier Hermès
è costituito da 10 artigiani e si trova ancora in Faubourg Saint-Honoré, nel
cuore di Parigi.
Atelier del sellaio e sellaio al lavoro |
Le
maroquinier
La pelletteria è uno
dei settori più amati dalle clienti Hermès: le borse Kelly e Birkin sono ormai oggetti
culto, battuti alle aste internazionali e degni di liste di attesa di mesi che
le donne di tutto il mondo sono disposte ad accettare pur di possederne una. Il
pellettiere trasforma i loro sogni
in realtà, cucendo e assemblando i pezzi di una borsa e rifinendola con
meticolosità. Una curiosità: la pelle di coccodrillo non può essere toccata con
le dita (il sudore rischia di lasciare le impronte e creare macchie), quindi
per lavorarla l’artigiano deve indossare dei guanti, che fanno però scivolare
le mani. Un esercizio di equilibrismo…
Pellettiera al lavoro |
Le sertisseur
L’incastonatore incassa le pietre
preziose sul gioiello, dando vita a capolavori di inestimabile valore.
All’evento, mostrava come si crea il pavé
di oltre 2500 diamanti del bracciale Galop Hermès, per il quale sono necessari
30 giorni di lavoro.
Incastonatore al lavoro e schema preparatorio per l'incastonatura di un gioiello |
Le graveur
sur soie e l’imprimeur
sur soie
L’incisore su seta ha l’arduo compito di
scomporre a computer il disegno di ogni foulard in un numero di lastre equivalenti
ai colori richiesti, indicando anche effetti materici, sfumati, contorni: un
mestiere tutt’altro che semplice dato che i carré
Hermès sono noti proprio per la moltitudine di colori (per un disegno di 30
colori, l’incisore impiega circa 1700 ore, un anno di lavoro). Nell’infografico
si riassume la figura dell’artigiano moderno: il lavoro viene eseguito a mano
con una penna digitale ma elaborato a computer. In collaborazione con
l’incisore lavora lo stampatore su seta,
che colora materialmente la stoffa in base ai quadri impostati dal collega, uno
per colore, utilizzando la tecnica del “quadro alla lionese” (sviluppata a
Lione negli anni ’30).
Infografica al lavoro e stampatore su seta al lavoro |
La
roulotteuse
È l’orlatrice specializzata negli orli
frullati alla francese, l’artigiana che si occupa della finitura di tutti i carré Hermès in seta, cachemire,
mussola… Per raggiungere la perfezione, il gesto preciso dell’orlatrice
richiede almeno 12 mesi di apprendistato.
Orlatrice al lavoro |
Le verrier
Per produrre i suoi
capolavori, il vetraio lavora con
colate di cristallo fuso. Non potendo dare in loco una dimostrazione pratica di
questo mestiere, alla mostra era possibile visitare la cristalleria Saint-Louis (fondata nel 1586 e acquisita da Hermès nel
1989) con l’ausilio della realtà virtuale: un viaggio a 360° in compagnia dei
maestri artigiani per scoprire le varie fasi di lavorazione.
L’horloger
L’orologiaio mostrava come si assembla un
orologio, nello specifico un Dressage, montando le minuscole parti con gesti
lenti ed estremamente minuziosi, immergendosi nell’universo dell’infinitamente piccolo
con incredibile abilità. Come un direttore d’orchestra che scandisce le ore e
dirige la danza del tempo.
Orologiaio al lavoro |
Le confectionneur de cravates
Il confezionatore
di cravatte assembla, piega e cuce a mano con un unico filo (non sono
previsti nodi di giuntura) ogni singola cravatta Hermès: un lavoro eseguito a
regola d’arte che, in un giorno, riesce a produrre una quarantina di pezzi.
Confezionatrice di cravatte al lavoro |
Le peintre sur porcelaine
Il pittore su porcellana è il maestro
artigiano che più si avvicina alla figura dell’artista. Per Hermès, rifinisce
tutti i pezzi con un bordino in oro o platino e decora alcuni esemplari d’eccezione,
tutti rigorosamente a mano, negli atelier vicino a Limoges, con una tecnica
elaborata a Sèvres e risalente al XVIII secolo.
Pittrice su porcellana al lavoro e prove colore |
A corollario di
questo evento straordinario, in un’aula-cinema è stato proiettato il documentario Les mains d’Hermès, diretto da F. Laffont e I. Dupuy-Chavanat
(Francia, 2011, 47’), in cui si narrano 10 storie di altrettanti artigiani
Hermès, per mettere in evidenza che dietro le “mani sapienti” in grado di
creare materialmente i sogni venduti dalla maison
ci sono donne e uomini in carne e ossa, con le loro vite da raccontare.
Alla domanda se questo
tipo di marketing ha un senso per un’azienda del lusso, rispondo con il link a un recente articolo
di Pambianco sugli investimenti da
71 milioni di euro fatti da Hermès per lo sviluppo della produzione e della catena
di fornitura, con l’inaugurazione di tre nuovi siti produttivi in Francia.
Concludo consigliandovi
un libro molto interessante sulla maison francese: Hermès, l’avventura del lusso
di F. Rocca, edito da Lindau. Imprescindibile per conoscere le origini, la
storia, codici e icone del protagonista di questo articolo.
Copertina del libro Hermès, l'avventura del lusso |
Sara Radaelli
Le foto dell’evento
sono state scattate dall’autrice dell’articolo.